Chi sono? Claudio Iguaggiato

Molti mi chiedono da dove arriva la mia formazione per la cucina. Da dove trovo ispirazione per i miei piatti e qual è il mio curriculum lavorativo. Trovo risposta solo nella parola AMORE. Pensiamoci bene : cosa fa muovere tutto nel mondo? Amore incondizionato per qualcosa. Così come in una relazione tra due persone l’amore è alla base per la piena consapevolezza dell’altro, la scoperta di ogni aspetto dell’altra persona, l’approfondimento del carattere e le varie sfaccettature. Allo stesso modo amare incondizionatamente una materia ti porta alla scoperta, allo studio continuo, entra a far parte della tua giornata; è la tua giornata! Come in tutte le relazioni e i grandi amori ci sono momenti di estrema gioia e momenti meno splendenti, ma se alla base c’è una passione forte che tiene uniti i pezzi del puzzle troverai presto il modo di ricomporlo in modo ordinato. Passerai al livello superiore e continuerai a mettere in pratica i consigli dettati dall’anima che arde di sapere e di passione. Questo è il mio curriculum.

I miei Piatti

I miei piatti nascono dalla voglia di poter mettere a tavola cibo di qualità con materie prime semplici, di stagione e possibilmente a km zero. Un pomodoro ben maturo e del basilico al sole di Sicilia già basterebbe per un piatto super umami come si direbbe tra le file delle cucine più rinomate. In questa terra non è mai mancata la materia prima di qualità, e quando ce l’hai tra le mani non è difficile realizzare dei piatti super interessanti. Chi sono oggi lo devo anche ad un problema di salute. Continua a leggere questo articolo per scoprire di più. Vuoi vedere qualche foto dei mei piatti Val al link, ma prima leggi l’articolo [i piatti]

Scopri meglio chi sono

Guardavo le massaie durante le festività principali che stendevano la pasta con un mattarello che allora mi sembrava un ramo. Aggiungevano decine e decine di uova e cantavano. Ricordo bene quei canti, erano come litanie di ringraziamento alla terra per i prodotti ricevuti. Tutto era rigorosamente biologico nella campagna siciliana. La semola di grano duro ricavata della raccolta estiva, nei mesi invernali diventava pasta, biscotti, focaccia. Fui stregato dalla cucina tradizionale, fatta di poche cose ma buone, di tempi lunghi e di continue mescolate. Alla mia giovanissima età di 14 anni cominciai a lavorare stagionalmente presso le pizzerie della zona. A quel tempo facevo il cameriere e ricordo benissimo quanti chilometri a piedi bruciai in un’intera estate.

Affascinato di questo mondo cominciai a servire nei primi banchetti nuziali, con una paga davvero simbolica per il lavoro svolto, ma con l’entusiasmo di un ragazzo che ancora non ha capito bene cosa vuole dal mondo del food ma  sa benissimo che vuole starci dentro. La sera facevo il cameriere nei locali e a pranzo cucinavo a casa per i miei cari; le ricette prese da internet, qualche variazione delle classiche preparazioni ma niente di più. Un bel giorno un mostro cattivo bussò alla mia porta e mi portò dritto in ospedale con una diagnosi di Pancreatite acuta. Dopo aver provato il digiuno per 15 giorni, sono uscito da nosocomio con una dieta ferrea in mano e con delle raccomandazioni mediche che indicavano di mangiare sano. La parola mangiare sano non fu subito di facile interpretazione. ” Forse non devo più mangiare la carne di cinghiale al sugo? Non devo più preparare la frittura di baccalà? ” Scherziamo????? Per un lungo periodo spostai la mia attenzione su preparazioni light, qualche insalata particolare e molti cibi privi di grassi. 

Però la mia strada non era quella e fu cosi che cominciai a pensare di approcciare la mia vita ad un tipo di cucina diversa, dalle giuste proporzioni, con preparazioni di alta qualità e materie prime strabilianti. Di fatto si trattava di mangiare meglio che è diverso di non mangiare affatto. Era la cucina Gourmet . . . così affascinante e difficile solamente da pensare, figuriamoci da riproporre. Ma io sono un tipo cocciuto e allora frequentai dei corsi on line,  le prime esperienze di presenza nei laboratori del Gambero Rosso e una continua e affinata ricerca in ogni sito internet che trattasse l’argomento.

 Fu così che cominciai ad impiattare le mie primissime portate gourmet e a pubblicare sui miei social network. I primi a notare che c’era del talento in quel che facevo furono due grandi amici. Sandro e Adriana mi contattarono chiedendomi di essere il cuoco a domicilio per una loro cena privata tra amici. Lusingato e spaventato allo stesso tempo presi questa opportunità come una sfida personale. La serata fu una grande festa e tutto si è svolto in tranquillità e con l’approvazione degli invitati. Da allora ci fu un passa parola generale nei paesi limitrofi. Arrivarono parecchie telefonate per richieste di cene e banchetti a domicilio. Cominciarono collaborazioni con ristoranti, ville private e agenzie di turismo. Da quel battesimo in Polizzi Generosa  fu un crescendo di lavoro e collaborazioni. Se oggi sono chi sono lo devo molto anche agli amici!

 Continuo a studiare tutti i giorni, frequento corsi e masterclass di cucina per affinare la tecnica ed arricchire il mio sapere tenendo vivo il mio desiderio di sapere. Un ringraziamento va a  chi ha sempre creduto in me e alle mie capacità, e a tutti voi che seguite costantemente la mia crescita professionale.